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Le isole Cook si distinguono in due gruppi:

1. Il gruppo meridionale (comprendente il 90% dell'area totale delle Cook), composto principalmente da isole di origine vulcanica come Rarotonga, Aitutaki, Atiu, Mitiaro, Mauke e Mangaia e da uniche eccezioni come i piccoli atolli di Palmerston e Manuae. L'isola più estesa è Rarotonga dove risiede metà della popolazione locale e l’aeroporto, con la sua costa è bassa e sabbiosa nella parte occidentale e meridionale, fronteggiata dalla laguna che diventa rocciosa nella parte settentrionale ed orientale.

2. Il gruppo settentrionale, formato prevalentemente da atolli corallini scarsamente popolati e che comprende Manihiki, Perhyn e Nassau come isole più conosciute.

 

      Rarotonga (Tumutevarovaro)


Rarotonga è un luogo lussureggiante, caratterizzato da spiagge bellissime che cingolo praticamente tutta l’isola, e da una barriera corallina abbastanza vicina alla costa che le regala così lagune molto balneabile e adattissime allo snorkeling. L’isola, per la sua grandezza e per le sue tante attrattive, è il giusto compromesso per quanti non vogliono rinunciare alla bellezza del mare polinesiano da unire però a una serie di attività e a un minimo di vita serale e notturna.

Al centro l’isola, come si evince dalle sue fotografie, presenta delle vere montagne come il Raemaru dopo poter fare varie escursioni. Le principali attrazioni sono situate lungo le due strade concentriche dell'isola o nelle loro vicinanze: come Arorangi, sulla costa occidentale, il primo villaggio costruito dai missionari . Il Cultural Village, situato sulla via secondaria di Arorangi, è una vera e propria full immersion nella cultura locale: con una visita guidata verrete condotti in diverse capanne tradizionali e assisterete a dimostrazioni sulla storia delle isole, sulla medicina maori, sulle tecniche di pesca antiche, sull'intaglio del legno e sulla danza; al termine parteciperete a un banchetto di cibi tradizionali accompagnato dalle danze.
Vicino alla costa meridionale dell'isola c'è la Wigmore's Waterfall, dove il P
apua Stream si getta in una fresca piscina naturale. È possibile raggiungere la cascata direttamente in auto, ma l'ultimo tratto è molto sconnesso e richiede l'uso di un fuoristrada; in alternativa potete fare una bella escursione a piedi partendo dalla strada litoranea. Proseguendo lungo il Cross-Island Track (il percorso che attraversa l'isola) si arriva al Rua Manga (L'Ago), una vetta di 415 m da cui si ammira una splendida veduta verso nord-ovest e verso sud. L'attraversamento dell'isola richiede 2 o 3 ore e a entrambe le estremità ci sono gli autobus pubblici.

Avarua, capitale delle Isole Cook e città principale di Rarotonga, è situata al centro della costa settentrionale dell'isola. Fino a pochi anni fa era un piccolo porto, quasi il prototipo di una città commerciale dei Mari del Sud, ma in occasione della festa internazionale di Maire Nui, tenutasi nel 1992, sono stati fatti dei lavori di ristrutturazione e di rinnovamento; da allora ha conosciuto un certo progresso, mantenendo tuttavia intatta la sua atmosfera cordiale e rilassante. Fulcro del centro è la rotatoria, situata verso il margine orientale della città, vicino all'Avarua Harbour. Subito a est della rotatoria sorge il Seven-in-One Coconut Tree, alberi che crescono formando spontaneamente un cerchio perfetto.
Tra i resti dell'epoca dei missionari ottocenteschi figurano la Papeiha Stone, che prende il nome della prima persona che predicò il vangelo cristiano nelle Isole Cook, e la CICC Church, che risale al 1853 e ha un grazioso cimitero. La Library & Museum Society possiede una vasta collezione di libri sul Pacifico che è possibile consultare, e anche un piccolo museo con oggetti in vimini, tessuti, strumenti musicali e fotografie.

Aitutaki  (Araura Enua)

La visita alle isole Cook non è completa se non si visita Aitutaki: il fascino mozzafiato delle sue acque cristalline e delle sue spiagge bianchissime sono gli ingredienti essenziali di un viaggio in questo paradiso, posto a 220 Km a nord di Rarotonga (a meno di un'ora di volo). E' grande 20 Kmq ed è in parte di origine vulcanica, costellata da spiagge meravigliose e da lagune uniche al mondo, caratteristiche che la rendono un luogo di ineguagliabile bellezza naturale e di tranquillità.
Dalla vetta si può godere la vista della spettacolare laguna (45 km circa), con pesci colorati di diverse varietà, contornata da numerose, affascinanti e accessibili, isolettine disabitate (motus).

Sono disponibili tour e attività sia a terra che nelle sue meravigliose acque, ma si può anche noleggiare un auto o motorino ed esplorare l'isola da soli.
Air Rarotonga ha regolari voli di linea  fino a quattro o cinque volte al giorno da Rarotonga ad Aitutaki (tranne la Domenica). Sono disponibili anche gite di un giorno da Rarotonga ad Aitutaki: partenza da Rarotonga alle ore 8:00 e ritorno dopo le 17:30, con tour dell'isola, crociera sulla laguna, snorkeling e pranzo.

Aitutaki possiede una sua peculiare bellezza rappresentata dalla sua laguna triangolare punteggiata di graziose motu (piccole isole)… è anche interessante dal punto di vista storico perché ha diversi marae (i luoghi per i raduni religiosi prima dell'arrivo degli europei) aperti ai visitatori, e infine offre uno degli spettacoli di musica e danza detti 'island nights' più belli dell'arcipelago.
Il villaggio principale dell'isola è Arutanga, una pacifica località con una malridotta chiesa del 1828 che è la più vecchia delle Isole Cook (nonché una delle più belle) e contiene diversi oggetti di legno intagliato e alcune vetrate policrome. Troverete poi diversi bei negozietti e dalla punta del molo potrete ammirare una splendida vista della costa.
Vicino alla costa sud-orientale ci sono alcuni marae fatti con imponenti massi di basalto nero, tra i più grandi di tutto l'arcipelago e ciascuno con un proprio nome. Il Maungapu, all'estremità settentrionale dell'isola, è un'altura di soli 125 m ma vale la pena salire sulla cima (con una facile escursione di mezz'ora) per ammirare il panorama della laguna e dell'isola. La laguna è una meraviglia: punteggiata di banchi di sabbia e barriere coralline ha 21 motu e il vantaggio di essere priva di squali tipici invece di luoghi simili.

I motu più belli sono il Maina, dove potrete fare snorkelling e vedere i nidi dei fetonti, e Tapuaetai (o Isola di un piede) che vanta una spiaggia splendida e fantastiche acque turchesi.

Atiu  (Enuamanu)

Con i suoi meravigliosi panorami, le magnifiche spiagge e i pochi turisti, Atiu è forse il più bel tesoro nascosto delle Isole Cook. È anche una rarità geologica: è infatti circondata da un anello di coralli fossilizzati e rialzati (un fenomeno detto makatea) largo un chilometro che, insieme alla collina alta 70 m con la cima piatta, la fa assomigliare a un “cappello” con la tesa bassa e piatta.
Fatta eccezione per Taunganui Harbour, dove l'acqua è profonda e limpida, non ci sono molti altri posti adatti al nuoto qui, ma le belle spiagge sono l'ideale per passeggiare e prendere il sole. Molte distano solo un breve tratto dalla strada litoranea, ma per raggiungerne alcune bisogna camminare tra gli arbusti. Pare che la Oravaru Beach, sulla costa occidentale, sia il luogo in cui approdò il capitano Cook. Tra Tarapaku Landing e Oneroa Beach, sulla costa nord-orientale, ci sono le Three Grottoes (Tre Grotte), che si possono visitare solo quando il mare sul versante orientale dell'isola è calmo. Oneroa è un ottimo posto per trovare le conchiglie .
Con la bassa marea la laguna tra Takauroa Beach e Matai Landing si prosciuga a causa delle presenza di alcune doline, che diventano ottime per lo snorkelling. Nella fase di bassa marea si può anche camminare lungo la barriera corallina e raggiungere il Coral Garden, dove molti pesci tropicali rimangono intrappolati con il ritirarsi dell'acqua.
La ripida strada che collega Tarapaku Landing con il Tengatangi Village attraversa piantagioni, campi di taro, macchie di papaie, makatea, foreste litorali e un lungo muro, il Vairakai Marae, costruito con 47 grandi pietre di calcare. Una volta arrivati in cima potete seguire un circuito che tocca i cinque villaggi dell'isola, tutti distanti un chilometro l'uno dall'altro. Da non perdere è il Fibre Arts Studio situato a Teenui, nel nord-ovest: un laboratorio specializzato in tivaevae, le variopinte coperte che sono uno dei più tradizionali prodotti artigianali delle Isole Cook..
Verso l'angolo sud-orientale del circuito che collega i villaggi sorge la Atiu Island Coffee Factory, dove potete assistere alle varie fasi di produzione del caffè, dalla sgusciatura dei baccelli alla tostatura e all'imballaggio. Sono anche offerte la visita della piantagione e la degustazione. Sulla makatea vi sono decine di grotte, molte delle quali possono essere esplorate: è preferibile ingaggiare una guida perché si corre il rischio di perdersi.
Atiu e Rarotonga sono collegate da diversi voli giornalieri.

Suwarrow

 
L'atollo di Suwarrow è uno dei più famosi delle Isole Cook grazie al lungo periodo che vi trascorse in solitudine lo scrittore neozelandese Tom Neale. I sei anni che egli passò qui portarono alla creazione del suo “An Island to Oneself” diventato ormai un classico della letteratura sui Mari del Sud. I visitatori che giungono a bordo dei loro panfili scrivono il loro nome sul diario lasciato nella sua stanza, e di tanto in tanto arriva anche qualche pescatore di perle proveniente da Manihiki.
Suwarrow è poi particolarmente famosa tra i velisti perché è uno dei pochi atolli delle Cook settentrionali con una laguna accessibile. Attualmente, l'unico modo per raggiungere Suwarrow è approfittare di una delle rarissime imbarcazioni che fanno servizio per l'atollo oppure arrivarci con un panfilo privato.

    

 

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